Infermiere A Domicilio Nomentana
Questa scheda è stata visualizzata 598 volteL’infermiere prescrittore Se l’infermiere è una figura generalmente centrale – ha quindi sottolineato dal canto suo – per le persone che rappresento, stomizzati e incontinenti, è un qualcosa di più. Chi conosce la nostra situazione sa benissimo che andiamo avanti con successo o meno in funzione dell’attività e anche del rapporto con l’infermiere. Siamo pazienti cronici non soltanto nella fase ospedaliera ma, soprattutto, quando usciamo dall’ospedale andando incontro alle criticità più importanti. Eppure – ha aggiunto – il futuro è fuori dall’ospedale, sul territorio, che tuttavia va preparato al cambiamento, non va considerato nella sua accezione generica. Non tutti i territori sono uguali anzi, c’è molta disomogeneità. E la figura dell’infermiere come professionista in connessione con quanto il territorio può offrire, è fondamentale”. A questo deve aggiungersi poi un’altra funzione fondamentale dell’infermiere nei confronti di questa particolare categoria di pazienti: la prospettiva, la possibilità di prescrizione di ausili o appositi presidi. Chi conosce il mondo della stomia – ha sottolineato ancora – sa altrettanto bene che il prodotto, in questo caso una placca, una sacca o un accessorio, viene scelto dall’infermiere con la persona che la dovrà utilizzare.
La pandemia “finalmente” ci ha aperto gli occhi sulla importanza Infermiere a domicilio Nomentana
Ma poi il rapporto vero che si crea è con l’infermiere che, attraverso un periodo di formazione, mi aiuta a capire qual’è il miglior prodotto per me. Non si capisce, quindi, perché quel prodotto non possa essere anche prescritto dallo stesso infermiere, tenendo presente che gli infermieri hanno anche più volte (in questo caso gli stomaterapisti) accettato di prendersi questa responsabilità che di fatto, peraltro, già hanno nei fatti”. Solo una rivoluzione culturale (e normativa) salverà il Sistema Che gli infermieri nel 2020 siano competenti – ha osservato dal canto – non è più il caso di sottolinearlo. Lo abbiamo capito già da parecchio tempo e almeno su questo punto non si deve tornare indietro. La crisi ci ha posto in evidenza, piuttosto, come gli infermieri siano pochi. Lo sapevamo già, ma il fatto che occorra ripensare la formazione infermieristica con la prospettiva di avere un maggior numero di risorse umane, non da tutti è ritenuto, come invece penso sia, un elemento indispensabile. Esattamente come è stato riconosciuto durante la crisi che mancano i medici, dopo decenni in cui si sosteneva che ne avevamo troppi. E, cinicamente parlando, se non ci fosse stato un guaio simile avremmo dovuto quasi quasi auspicarlo, almeno in termini di deflagrazione organizzativa, perché finalmente ci ha messo di fronte all’urgenza di alcuni cambiamenti di cui si parla sottovoce da tanto tempo
per la loro competenza potrebbero anche prescrivere le cure Infermiere a domicilio Nomentana
Non dico non siano mai stati realizzati, ma neanche ipotizzati a causa di una reale e diffusa mancanza di volontà” .Io non posso non constatare – ha spiegato approfondendo la sua riflessione – che la circostanza per cui il nostro povero (nel senso letterale del termine) Servizio Sanitario Nazionale si è anche diviso negli ultimi decenni in ventuno servizi sanitari regionali diversi, benefici complessivi al sistema non ne ha portati. Meno che mai in una situazione di emergenza come quella che stiamo vivendo. La prima cosa che si dovrebbe fare è quindi mettere mano al sistema normativo separando nettamente l’emergenza dalla quotidianità e riconducendo a un luogo di direzione unico nazionale qualsiasi risposta a qualsiasi forma di emergenza che sia generalizzata sul territorio”.
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